PERMETTETE CHE MI PRESENTI

Mi chiamo Piero Fischi, sono nato nel 1960 e sono un preparatore che si occupa di ciclismo. Ho iniziato a gareggiare in bicicletta nel 1979 e tutt'oggi partecipo alle gran fondo, quindi posso dire di avere a che fare con i diversi aspetti del ciclismo, sia dal punto di vista dell'allenatore che del praticante. Dopo avere gareggiato alcuni anni tra i cicloamatori, sono passato alla categoria "dilettanti" nel 1981 e vi sono rimasto fino al 1985, anno in cui riuscii a stabilire il record dell'ora di categoria al Velodromo Vigorelli di Milano. Sono poi tornato tra i cicloamatori, ma, dopo la laurea in scienze biologiche, conseguita nel 1989, ho cercato di trovare una relazione tra gli studi fatti e lo sport che pratico. Da questa idea e da alcune positive collaborazioni con medici sportivi, preparatori atletici e centri di Medicina dello sport, nacque l'idea di impegnarmi personalmente nella preparazione atletica del ciclismo.

Oggi lavoro nel Centro di Medicina e Traumatologia dello Sport del Centro Sportivo Universitario di Genova, dove faccio test di valutazione (test Conconi, misurazione del VO2 Max, della potenza, della percentuale di grasso corporeo, capacità lattacida, tempo di recupero, ...) diete e tabelle di allenamento. Sono anche collaboratore del mensile "Cicloturismo" dove tratto principalmente temi riguardanti la preparazione alle gare e tutto ciò che a questo è correlato.

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Credo che tutti coloro che abbiano intrapreso questa strada intendano farsi conoscere e pubblicizzare il lavoro che fanno; non posso dire di non rientrare in questa categoria anch'io, anche se devo ammettere sinceramente che, essendo in costante contatto con i praticanti, cioè con la cosiddetta "base", ho notato ancora tanto bisogno di fare chiarezza su tutto ciò che si può genericamente chiamare "allenamento moderno". Questo fu introdotto dall'Equipe Enervit -che seguiva Francesco Moser nella preparazione del record dell'ora- nel 1984, quindi si tratta di una metodica ancora molto giovane. Per di più tanti sono stati i casi in cui si è cominciato a lavorare secondo i nuovi criteri senza conoscerli prima a fondo, quindi possiamo dire che -non sempre per colpa sua- questo "allenamento scientifico" ha mietuto anche le sue vittime. A distanza di oltre quindici anni la situazione è cambiata di pochissimo ed anche oggi capita di vedere ciclisti impegnati nel rispetto di tabelle di allenamento improvvisate e standardizzate, o -peggio ancora- semplicemente copiate dall'amico.

L'allenamento moderno non può prescindere da una valutazione molto attenta dell'atleta, o anche di chi atleta non è; una volta determinati i valori fisici di riferimento, sempre in relazione agli obiettivi (siano essi rappresentati da certe gare, ma anche da semplici passeggiate, o dal volere ottenere un certo grado di benessere) potrà essere stabilito un programma di allenamento e di comportamento (alimentare e della vita lavorativa e di relazione) che sia specifico per la persona e per il fine che ci si è proposto di comune accordo.

                                                 Conosciamoci meglio

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