COME USARE IL CARDIOFREQUENZIMETRO

L'avvento del cardiofrequenzimetro ha segnato una svolta netta negli sport aerobici, quali il ciclismo; se all'inizio questo strumento era un compagno prezioso solo per gli atleti professionisti, oggi tutti possono disporre di uno strumento che segnali e registri l'andamento della frequenza cardiaca. L'esordio del cardiofrequenzimetro, almeno relativamente ad atleti italiani, può essere segnato con la preparazione del record dell'ora di Francesco Moser nel 1984, ma si trattava ancora di uno strumento rudimentale, poco raffinato, ingombrante, con i fili e molto costoso. Oggi possiamo disporre di cardiofrequenzimetri leggeri, senza fili e grandi come un normale orologio, dotati di tantissime funzioni. Possiamo dire che ogni ciclista ne ha uno, ma la cosa importante è la seguente:

                                       che cosa fare con il cardio?    

Se è vero che tutti si preoccupano di averlo, è altresì vero che siano ancora in pochi coloro che sanno usare questo strumento nella maniera più corretta. Capita spesso che la regolazione delle soglie minima e massima venga fatta sulla propria frequenza basale a riposo e sulla frequenza massima: questo è il modo migliore per fare si che il cardio non serva assolutamente a nulla. Cerchiamo allora di imparare ad

                                        impostarlo correttamente

Per impostare il cardiofrequenzimetro in maniera corretta è necessario conoscere la propria soglia anaerobica, un valore determinante per poter impostare correttamente l'allenamento. E' corretto che il cardio sia impostato in modo che la soglia massima corrisponda alla propria soglia anaerobica, o meglio 4-5 battiti oltre, mentre il limite minimo sarà l'ingresso nelle frequenze allenanti, cioè il valore che corrisponde al 70-75% delle soglia stessa. In questo modo il cardio ci indicherà la fascia utile in cui ci possiamo e dobbiamo allenare e sarà un compagno esemplare, indicandoci sia quando andiamo troppo piano perchè quel tipo di lavoro sia utile all'allenamento, sia quando superiamo la soglia, cioè quando la nostra autonomia comincia a ridursi bruscamente. Vediamo un esempio di una registrazione della frequenza: si tratta di un gran fondo di 175 km che ho corso personalmente:

Si può visualizzare facilmente anche la percentuale di tempo ed il tempo stesso per cui il cuore ha pulsato alle varie frequenze (mia figlia mi ha "aiutato" nella colorazione del grafico):

Se vuoi saperne di più sull'uso del cardiofrequenzimetro, sui test di valutazione e su come impostare l'allenamento e l'alimentazione puoi ordinare il manuale.

                                            hai ancora dei dubbi?

                                      Soglia anaerobica                      Il ciclista moderno

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